AgID al servizio di cittadini, PA e imprese: alla guida del presente per connettere il futuro

L’Agenzia per l’Italia Digitale svolge un ruolo multisettoriale in merito alla digitalizzazione del Paese, rappresentando una bussola per le oltre 23 mila Pubbliche Amministrazioni, fornendo strategie, orientamenti, indicazioni e chiarimenti in diversi ambiti. Il Piano Triennale dell’Informatica nella PA rappresenta una sorta di Piano industriale per le pubbliche amministrazioni e di recente è stato aggiornato con i nuovi obiettivi e le nuove strategie per il triennio 2024-2026. L’Agenzia emana costantemente linee guida, rende disponibili kit e strumenti, fornisce assistenza e supporto alle varie Amministrazioni e ai loro Responsabili per la Transizione al Digitale. Oltre che per la Pubblica Amministrazione, AgID rappresenta una figura chiave anche per le imprese: svolge funzioni di vigilanza sui servizi fiduciari, sui gestori di posta elettronica certificata, sui soggetti che erogano servizi di conservazione a norma, nonché sui soggetti, pubblici e privati, che partecipano a SPID; assiste i fornitori di servizi verso la Pubblica Amministrazione; è impegnata nell’implementazione degli sportelli SUAP e SUE; vigila sull’accessibilità dei servizi digitali delle grandi imprese (e dalla seconda metà del 2025 anche di quelle medio-piccole).
Il 2023 di AgID
Il 2023 è stato un anno importante per AgID. Innanzitutto, si è entrati nel vivo di diversi progetti di digitalizzazione previsti dal PNRR, sia nel ruolo di soggetti attuatori che in qualità di supporto tecnico ad altre amministrazioni. La prima misura (1.4.2), con un investimento di 80 milioni di euro, ha come obiettivo il miglioramento dell’accessibilità dei servizi pubblici digitali per tutti i cittadini e la promozione e diffusione del tema dell’accessibilità. Già è stato realizzato un monitoraggio che ha analizzato i siti web di quasi 20 mila PA, scansionando più di 4 milioni di pagine web e oltre 730 mila PDF. Adesso, in qualità di soggetto attuatore della misura, AgID fornisce supporto a 55 PA campione, anche per l’acquisto di tecnologie assistive, e ha dato il via a percorsi di formazione sia online che in aula, destinati a dipendenti pubblici e privati. La seconda misura (1.3.2), con un investimento di 90 milioni di euro, è dedicata allo Sportello Digitale Unico (Single Digitale Gateway – SDG) uno strumento finalizzato a facilitare l’accesso online alle informazioni, alle procedure amministrative e ai servizi di assistenza di cui i cittadini e le imprese dell’UE potrebbero aver bisogno in un altro paese dell’Unione Europea. A dicembre 2023, l’Italia ha raggiunto il target PNRR mettendo in esercizio le componenti nazionali SDG che abilitano l’interoperabilità con il resto dei Paesi Membri attraverso i common services europei ed ha raggiunto la completa digitalizzazione di più di 150 procedimenti amministrativi che sottendono alle 21 procedure ritenute prioritarie dall’Europa. Ciò ha consentito a cittadini ed imprese transfrontaliere di fruire dei servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione italiana mediante il metodo di autenticazione eIDAS. Nel luglio 2023, AgID ha lanciato INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali che rivoluziona il modo di comunicare tra cittadini ed enti pubblici: grazie a questa piattaforma, realizzata in collaborazione con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Infocamere, i cittadini possono indicare un indirizzo PEC in cui ricevere le comunicazioni della PA aventi valore legale.
Nell’ottobre scorso si è concluso il progetto “Italia Login – La casa del cittadino”, nato dalla sottoscrizione di una convenzione tra Dipartimento della Funzione Pubblica e AgID e finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, che ha visto la realizzazione di oltre 30 interventi realizzati da AgID. Tra i siti e le piattaforme digitali lanciate ci sono: Web Analytics Italia (WAI), la piattaforma che offre statistiche in tempo reale dei visitatori dei siti della Pubblica Amministrazione, utilizzata oggi da oltre 3mila PA; Appalti Innovativi, piattaforma per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di soluzioni innovative; Rete Digitale, la community dedicata ai Responsabili per la Transizione al Digitale (RTD) e Indice PA, la banca dati di libera consultazione che raccoglie i riferimenti per comunicare con le oltre 23mila Pubbliche Amministrazioni e con i Gestori di Pubblici Servizi censiti. Un cantiere sempre attivo e in continua evoluzione Nel frattempo, l’Agenzia ha continuato a svolgere anche le sue attività ordinarie. Ha vigilato nei confronti dei fornitori di servizi fiduciari, fornendo osservazioni e, in alcuni casi, avviando dei procedimenti sanzionatori. Ha supportato, attraverso il CERT-AgID, le Pubbliche Amministrazioni nella prevenzione degli incidenti di sicurezza informatica, individuando e contrastando quotidianamente le campagne malevole e condividendo con le PA accreditate al flusso di Indicatori di compromissione (Feed IoC), ben 20.603 indicatori. Ha fornito pareri di congruità tecnico-economica delle iniziative ICT delle amministrazioni, raccolto le segnalazioni relative alle presunte violazioni del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e di altre norme in materia di digitalizzazione e innovazione. Ha gestito il catalogo nazionale open data, per valorizzare il vasto patrimonio pubblico di dati e metterli a disposizione di cittadini e imprese. Ha monitorato l’avanzamento dei progetti di trasformazione digitale delle varie Amministrazioni, coordinando il loro percorso di digitalizzazione, garantendo l’interoperabilità dei sistemi e la coerenza dei servizi offerti ai cittadini. Ha gestito lo sviluppo di infrastrutture digitali strategiche per il Paese, come per esempio, il Sistema Pubblico di Connettività (SPC), che fornisce una rete di comunicazione sicura e affidabile alle PA. A queste attività si affiancano poi molti progetti che verranno lanciati nei prossimi mesi, come l’IT- Wallet, e l’intelligenza artificiale, innovazioni che è indispensabile governare per renderle funzionali a un progressivo miglioramento dei servizi pubblici e non solo. Su questi fronti si sta lavorando da diverso tempo, in collaborazione con altri enti come il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale perché l’innovazione non si ferma.
Conclusioni
L’avanzamento dei progetti attuati da AgID è stato fruttuoso, in termini di cooperazione tra le PA e le imprese e di servizi resi ai cittadini. Molti sono stati gli obiettivi portati a termine, ma altrettanto numerosi sono quelli in attesa di essere realizzati. Le direttrici che guidano l’Agenzia per l’Italia Digitale nel raggiungimento dei suoi scopi sono: strategia, vigilanza, sviluppo delle competenze. Innanzitutto, l’emanazione di regole tecniche e standard condivisi permette di uniformare e rendere interoperabili, inclusivi e trasparenti i servizi e i sistemi digitali, a beneficio sia dei cittadini che delle Pubbliche Amministrazioni e delle imprese. Non si può permettere, infatti, che ogni attore del processo di trasformazione digitale del nostro Paese proceda in totale autonomia e con un percorso individuale. Fare sistema è la chiave per far funzionare bene le cose, specie in un contesto globalizzato e in continuo mutamento, e il ruolo dell’Agenzia in questo senso riguarda proprio l’armonizzazione delle tante esperienze che interessano lo scenario digitale italiano. La seconda direttrice è l’attività di vigilanza che, oltre a contrastare irregolarità o disservizi, stimola i soggetti vigilati al miglioramento continuo dei processi, sfruttando le opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica, assicurando la conformità alle indicazioni del quadro normativo europeo. Infine, c’è il tema delle competenze, in merito al quale l’Italia sconta ancora un gap rispetto alle altre nazioni europee. Il 29 settembre 2023, infatti, è stato pubblicato il “Report on the state of the Digital Decade”, il Rapporto della Commissione europea che dallo scorso anno sostituisce il DESI. Guardando in particolare all’Italia, risulta evidente che se da un lato sono presenti notevoli progressi nel settore delle infrastrutture digitali, dall’altro c’è una situazione ancora critica per le competenze digitali di base. Questo è un aspetto su cui si deve assolutamente intervenire, organizzando momenti formativi e campagne di comunicazione e sensibilizzazione, realizzando e diffondendo guide, materiali e strumenti operativi, in collaborazione con gli altri attori istituzionali. Il futuro è digitale, e AgID è al servizio di questa visione.