Infrastrutture digitali e condivise: il primo tassello verso la digitalizzazione

Immaginate un mondo privo di connessione. Senza la possibilità di telefonare, di navigare in internet, di avere accesso a informazioni in tempo reale, di beneficiare della digitalizzazione e di ciò che ne consegue in termini di sviluppo e crescita economica e sociale. Sarebbe questo il mondo se non ci fossero le infrastrutture digitali. Quelle, in particolare, per la connessione di rete mobile che abilitano la connettività e che permettono l’accesso a servizi fondamentali per il nostro vivere quotidiano. Siamo ormai proiettati verso una hyper connected society, che non può prescindere dall’avere una adeguata dotazione infrastrutturale.
INWIT ha oltre 24mila torri distribuite in maniera capillare su tutto il territorio italiano. Le tower sono ormai al centro dell’ecosistema digitale, sono infrastrutture connesse, condivise, digitali e sicure che ospitano gli operatori di telecomunicazioni, abilitando lo sviluppo dei loro servizi 4G, 5G ed FWA (Fixed Wireless Access).
Le infrastrutture digitali rivestono quindi un ruolo primario nella transizione digitale, perché in un ideale processo per arrivare alla digital society rappresentano il primo fondamentale tassello.
Infrastrutture che non solo supportano le nostre comunicazioni quotidiane, ma abilitano anche l’innovazione di molte use case innovativi in campi come la telemedicina, l’istruzione, la mobilità intelligente e l’Internet of Things (IoT). Ogni nuovo dispositivo connesso, ogni smart city, ogni auto che si guiderà da sola, sono possibili anche grazie ad una rete capillare di infrastrutture digitali.
Le nostre torri sono nate per ospitare le antenne degli operatori di telecomunicazioni mobili e oggi il loro ruolo si è evoluto in un’ottica di “tower as a service” multioperatore e multiservizio, che rispecchia perfettamente il nostro business, intrinsecamente sostenibile, in quanto in grado di coniugare efficienza industriale, economica, ed ambientale.
La condivisione tra più operatori telco di un’unica infrastruttura, oltre a produrre benefici economici, ne genera anche ambientali, lungo l’intero ciclo di vita degli asset: dall’uso di materiali per la realizzazione, all’uso di energia nella fase operativa, fino a raggiungere la fase di fine vita, con notevole riduzione di consumo di suolo e CO2 emessa. Le torri, infatti, sono infrastrutture sempre più intelligenti e sostenibili, capaci sia di accelerare la diffusione delle reti ultraveloci, sia di diventare un hub di servizi innovativi, in cui si fondono componenti IoT e sistemi di comunicazione, grazie ai quali è possibile sviluppare molteplici servizi innovativi come, ad esempio, il monitoraggio degli incendi boschivi, della qualità dell’aria e della biodiversità.
I fatti degli ultimi anni hanno mostrato l’importanza del digitale, accelerando il processo di digitalizzazione del Paese. Oggi la dimensione digitale rappresenta una necessità per imprese, cittadini e Pubblica Amministrazione, nel processo di trasformazione verso modelli organizzativi, produttivi e di servizio, privati e pubblici, più agili e flessibili.
Digitalizzazione significa, infatti, porre le basi per ridurre le disuguaglianze e per tendere a un’inclusione digitale che possa garantire pari opportunità nell’utilizzo della rete e nello sviluppo di una cultura dell’innovazione e della creatività, contrastando in primo luogo il nuovo analfabetismo digitale e la discriminazione sociale e culturale.
A livello nazionale ed europeo, sono diverse le iniziative e gli sforzi mirati a costruire una società digitale che riconoscono il valore delle infrastrutture digitali quali elemento imprescindibile alla transizione digitale. In questo contesto, è fondamentale valorizzare il ruolo delle Tower company come abilitatrici della transizione digitale. Perché questi soggetti svolgono un ruolo chiave: non solo forniscono le ‘autostrade digitali’ che ci collegano, ma lavorano in un mercato caratterizzato da elevata competitività, crescita robusta sia in termini economici che occupazionali, attrattività per i capitali e stimolo agli investimenti. Ecco perché occorre superare diffidenze ed ostruzionismi che talvolta si registrano a livello locale verso la realizzazione di queste infrastrutture. Per consolidare il progresso complessivo del Paese verso un futuro digitale più avanzato, sicuro ed efficiente.