L’IMPATTO DEL PROCESSO DECISIONALE AI TEMPI DELL’IA

L’IMPATTO DEL PROCESSO DECISIONALE AI TEMPI DELL’IA

L’uso dell’intelligenza artificiale (IA) a supporto del lavoro parlamentare è un tema di grande attualità e interesse, che ha potenziali implicazioni significative sul processo decisionale e sui sistemi di regolamentazione per i cittadini. 

Non a caso il Parlamento Italiano ha lavorato ad un Rapporto proprio su queste tematiche, con lo scopo di esplorare come l’IA possa essere integrata nei processi parlamentari per migliorarne l’efficienza, la trasparenza e l’accessibilità. Un utilizzo quindi che interviene su più aspetti quali l’automazione del flusso di lavoro, l’analisi dei dati e il supporto decisionale. 

L’utilizzo di strumenti di IA può infatti consentire l’automazione di alcuni compiti, permettendo ai parlamentari di concentrarsi su questioni più strategiche, consentire l’applicazione di algoritmi di machine learning per analizzare grandi volumi di dati legislativi e fornire insight sulle tendenze legislative e sugli impatti delle politiche, consentire l’implementazione di sistemi di IA che possano fornire suggerimenti e scenari di analisi basati su dati storici e attuali.

Un sistema di analisi così impostato avrebbe importanti ripercussioni anche sulla costruzione del processo decisionale, consentendo di ridurre i tempi necessari per analisi e preparazione documenti, permettendo ai legislatori di prendere decisioni più informate e tempestive, ma soprattutto rendendo più facile ai cittadini comprendere come e perché vengano prese determinate decisioni, e magari ridare vita e attuazione a quel principio della partecipazione del cittadino alla formazione del  processo legislativo, attraverso la realizzazione di piattaforme basate su IA per facilitare la raccolta di feedback su proposte legislative e politiche pubbliche. Ancora di più si potrebbe arrivare ad intervenire anche sulle comunità e sui territori con decisioni localizzate e personalizzate, attraverso l’analisi territoriale di dati specifici che tengano conto delle particolari esigenze e caratteristiche locali, migliorando l’efficacia delle politiche pubbliche

Ma ci sarebbe un ulteriore aspetto da considerare, niente affatto banale soprattutto con riferimento a quella misurazione dell’impatto delle decisioni che abbiamo nel numero precedente ricondotto al tema dei kpi come uno strumento di validazione di misurazione delle politiche pubbliche, ed è il fatto che con l’aiuto di algoritmi avanzati si potrebbe anche arrivare a simulare gli effetti delle leggi proposte, aiutando i legislatori a prevedere le conseguenze delle loro decisioni, evitando errori costosi per le finanze pubbliche. 

Non possiamo non dirci però che un sistema così descritto chiede uno sforzo notevole. Perché l’integrazione dell’IA non è certo a costo zero, ma richiede una revisione delle normative esistenti e l’introduzione di nuove leggi per garantire che l’uso di queste tecnologie sia etico e rispettoso dei diritti dei cittadini. L’uso intensivo di dati da parte di sistemi di IA solleva infatti questioni importanti riguardo la privacy e la protezione dei dati personali, per questo è essenziale sviluppare regolamenti che proteggano i cittadini da abusi e garantiscano la trasparenza nell’uso dei loro dati, così come è fondamentale garantire che l’adozione dell’IA non crei disparità nell’accesso alle informazioni e ai servizi pubblici, rafforzando tutte le iniziative per l’inclusione digitale nell’implementazione di tecnologie avanzate.

Facendo una rapida panoramica, possiamo far riferimento ad alcuni sistemi che già hanno introdotto il tema delle tecnologie nella formazione dei processi legislativi.

Il Parlamento Europeo, ad esempio, utilizza la piattaforma SAP per analizzare grandi volumi di documenti legislativi e offrire sintesi e insight ai legislatori e ha implementato chatbot per rispondere alle domande dei cittadini e migliorare l’accesso alle informazioni parlamentari.  Il Parlamento del Regno Unito ha fatto ricorso ad un sistema di Predictive Analytics, utilizzando sistemi di di analisi predittiva per valutare l’impatto delle politiche proposte e prevedere gli esiti delle votazioni parlamentari, e Data Mining  per identificare tendenze e modelli nei dati legislativi e informare il processo decisionale. Il Parlamento Canadese ha inserito strumenti di IA for Legislative Drafting, per assistere nella redazione delle leggi, garantendo coerenza e conformità alle normative esistenti, e ha realizzato delle Public Engagement Platforms che utilizzano IA per facilitare la consultazione pubblica e raccogliere feedback su proposte legislative. Particolarmente interessante il sistema Australiano che ha un forte focus sull’impatto. Infatti, con l’adozione del Data61 e Predictive Policy Modelling parte dell’agenzia nazionale di ricerca CSIRO, utilizza l’IA per modellare e prevedere gli impatti delle politiche pubbliche, fornendo  simulazioni dettagliate degli effetti di politiche specifiche, considerando vari scenari e possibili esiti e permettendo ai legislatori di vedere gli impatti a lungo termine delle loro decisioni, contribuendo a politiche più sostenibili e mirate.

L’adozione dell’intelligenza artificiale nei processi parlamentari rappresenta un’opportunità significativa per migliorare l’efficienza, la trasparenza e il coinvolgimento pubblico. Ciò può portare a politiche pubbliche più efficaci e mirate, che rispondono meglio alle esigenze dei cittadini e delle comunità. Ben venga un rapporto che posizioni il tema. Se riusciremo ad affrontare le sfide etiche e regolamentari per garantire che questi benefici siano realizzati in modo equo e responsabile, potremmo finalmente lasciarci alle spalle le infinite stagioni delle riforme incompiute o realizzate in parte, dei processi di semplificazione farraginosi e risolti a metà, dei conflitti di interessi, e potremmo forse ridurre una volta per tutte  e concretamente il tema della distanza tra cittadino e politica, facendo dell’impatto del processo decisionale un aspetto imprescindibile dell’attività parlamentare e per il suo tramite dell’attività politica in generale. 

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